La tavolozza di Tony Alonzo è una vitalissima fonte di armonie cromatiche chiuse e concluse nel disegno preciso delle forme. Leggiadre forme, stillate da una visione di perfezione non soggetta a degrado, più platonica che edenica, chè l’idea dell’Eden deperisce e diventa nostalgia appena accostata al logoro tessuto della realtà, laddove l’idea platonica sottrae la realtà all’usura del quotidiano e la sollecita verso dimensioni con le quali confrontarsi e alle quali aspirare.
La perfezione figurale delle opere di Tony Alonzo denunzia la presenza della categoria del “bello” nel pensiero e nell’arte, il balsamo che foscolianamente addolcisce “le nate a vaneggiar menti mortali”; non c’è posto, in lui, per una rinunzia alla integralità classica delle forme, rispetto alle quali rimane un fatto decisamente extra-corporeo il deflagrare delle angosce che pesano sul nostro esistere.
Mariano La Martina
La perfezione figurale delle opere di Tony Alonzo denunzia la presenza della categoria del “bello” nel pensiero e nell’arte, il balsamo che foscolianamente addolcisce “le nate a vaneggiar menti mortali”; non c’è posto, in lui, per una rinunzia alla integralità classica delle forme, rispetto alle quali rimane un fatto decisamente extra-corporeo il deflagrare delle angosce che pesano sul nostro esistere.
Mariano La Martina
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Lasciate al centro di un universo armonico, tali forme, come un nucleo di dignità estetica inattaccabile, vengono, se mai, lambite dalle contiguità perverse del male: la persona umana, secondo il Nostro, subisce, non genera il suo destino. Emblematico è il dipinto “Libero Arbitrio?”: un uomo sospeso ai fili penzolanti da una mano chiusa che incombe come idea centrale del quadro;un terribile pugno chiuso, più che una mano, un pugno che batte, un maglio che cade pesante a modellare ciò che ritenevi fosse opera tua. E, in margine al dipinto, lo sguardo spaurito di un vecchio che scopre (con quanto ritardo!) la presenza perentoria di un “burattinaio” nella nebulosa della vita.
Mariano La Martina
" Libero arbitrio ? "
Mariano La Martina
" Libero arbitrio ? "
La compatta vicenda della creatività di Tony Alonzo trionfa, poi, nelle figurazioni muliebri, nella sequenza di creature che affiorano, talora tra piume o ali cementate da fiori, come il più bel miracolo della Natura, caste nella plasticità del nudo, come in “Crisalide”, in “Sinfonia in blu”, in “Pudore”; fortemente espressive, più che sensuali, come in “Ipocrisia” e in “Innocenza e Turbamento”; dolcemente sognanti su cunei di onde marine, come in “Nostalgia”.
Mariano La Martina
"Crisalide"
Mariano La Martina
"Crisalide"
Quello del “vecchio” è un volto che torna spesso nei quadri di Alonzo; un volto pieno, pensoso, che fa parte di quel ritmo creativo, in cui la persona umana non perde mai il suo decoro estetico. E, a dispetto del tempo, il “vecchio” è sempre bello, sia che consideri la fuga degli anni, sia che ricordi un amore giovanile, sia che mediti sulla immortalità dell’arte, sia che si aggrappi ai rami nodosi della sua esperienza, come nella magnifica litografia intitolata “Riflessioni”. Il “vecchio” è accumulo di umori vitali ed espressioni di pienezza intellettuale.
Mariano La Martina
Eccellente artisticamente ... Rispetta perfettamente tutte le regole tecniche .... Sublime il messaggio ...... Un viaggio mentale nella distanza del tempo passato che ha lasciato malinconia per quegli istanti andati troppo in fretta !
Marisa Linn
"Riflessioni"
Mariano La Martina
Eccellente artisticamente ... Rispetta perfettamente tutte le regole tecniche .... Sublime il messaggio ...... Un viaggio mentale nella distanza del tempo passato che ha lasciato malinconia per quegli istanti andati troppo in fretta !
Marisa Linn
"Riflessioni"
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Nella sfumata sovrapposizione di piani monocromi si compie, ad esempio, la successione concettuale di “Genesi”: sullo sfondo, dentro uno squarcio di nubi densissime, un sole che nasce e su tale presagio aurorale si staglia il volto di un uomo che scruta quello speculare di una donna dall’aspetto sommesso. Storia di cose e storia di creature nel loro primo nascere dalle brume del tempo.
Mariano La Martina
"Genesi"
Mariano La Martina
"Genesi"
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Né le spire del vizio, né il dolore cosmico tolgono grazia alla figura femminile, neppure la peste del Duemila, l’AIDS, uno dei più squallidi e terribili mali del nostro tempo, che proprio dà titolo ad un ottimo lavoro di Alonzo. Il tema centrale di esso è un nudo di donna, quasi intatto nella fisicità dei contorni; solo che i margini del dipinto, come pizzi di ritagli fatti a caso, registrano la sequenza dei valori umani nel loro guasto irreversibile: una nuova “via crucis” con tante “stazioni” di dolore, ma senza afflato mistico-teologico, senza luce di cielo per un Golgota che non riscatta.
Mariano La Martina
Un dipinto dove il costante movimento rinnega forme e colori statici senza vita e senza espressività. Il dinamismo diventa così il motore che scopre l'uomo e la sua storia ... non vuoto estetismo, ma colori che sanno ogni cosa degli stati d'animo più impellenti, più urgenti, che, seppure meno evidenti, l'abilità e la maestria di Tony Alonzo è riuscito a fare urlare fino a trasmettere forti emozioni ... fino a sollecitare chi non ha il coraggio di accettare la verità che si mostra su diversi piani della quotidianità e della tela.
Marisa Linn
"A.I.D.S."
Mariano La Martina
Un dipinto dove il costante movimento rinnega forme e colori statici senza vita e senza espressività. Il dinamismo diventa così il motore che scopre l'uomo e la sua storia ... non vuoto estetismo, ma colori che sanno ogni cosa degli stati d'animo più impellenti, più urgenti, che, seppure meno evidenti, l'abilità e la maestria di Tony Alonzo è riuscito a fare urlare fino a trasmettere forti emozioni ... fino a sollecitare chi non ha il coraggio di accettare la verità che si mostra su diversi piani della quotidianità e della tela.
Marisa Linn
"A.I.D.S."
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In “L’ultimo monito”, come da un’ansa di cielo, si staglia un’occhiaia profonda per una pupilla che guarda e che giudica.
Su una mano si adagia un ramoscello di ulivo spezzato: segno del nostro furore che distrugge il più alto valore, la pace.
Mariano La Martina
"L'ultimo monito"
Su una mano si adagia un ramoscello di ulivo spezzato: segno del nostro furore che distrugge il più alto valore, la pace.
Mariano La Martina
"L'ultimo monito"
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In Tony Alonzo la vigoria del pensiero si traduce in nettezza di disegno e in trionfo cromatico, che ricordano stagioni felici della storia della pittura. Egli conosce le tinte più svariate e più appropriate per immergervi l’idea-soggetto dei suoi quadri e possiede, altresì, la stupenda facoltà di ritrarre il mistero degli occhi umani, quelli che spiano nella solitudine e quelli che diventano immagine speculare di ciò che più amiamo comunicare col raggio della nostra pupilla. Già, come in quelle profonde trasparenze degli occhi del “Gesù” che Alonzo ci ha dato; di quelle pupille sfumate di azzurro di cieli lontani che galleggiano su candidi globi.
E’ ciò che abbiamo ceduto (o perduto) come prezzo delle nostre presunzioni e delle nostre “progressiste” conoscenze”?
Mariano La Martina
"La tua coscienza"
E’ ciò che abbiamo ceduto (o perduto) come prezzo delle nostre presunzioni e delle nostre “progressiste” conoscenze”?
Mariano La Martina
"La tua coscienza"
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"Resurrezione"
L’itinerario religioso-figurale di Tony Alonzo procede al di là del muro dell’ovvio, sino ad affrontare il rovello più tormentoso in “Resurrezione”, l’epilogo del sacrificio dell’Uomo-Dio, che l’Artista riconsidera in una sorta di controstoria iconografica. Non più il Cristo inchiodato nella croce e col capo reclinato come fiore reciso, non più il Cristo sublimato nella statica cornice del dolore. In “Resurrezione” il Nostro ha realizzato un capolavoro di movimento attraverso la sapienza del tocco pittorico che si intride di pensiero.
Qui c’è il Cristo che fugge dalla croce e nel contempo infrange una significativa guaina di vetro che lo imprigiona. E non più spirali di cielo incoronano la sua vittoria sulla morte e il suo ritorno al Padre; solo schegge di vetro nel buio, il calice “amaro” rovesciato, un ramo d’ulivo, il cui verde vince a stento il nero che l’avvolge.
Il baricentro della rappresentazione artistico concettuale sta nella torsione vigorosa del corpo e nella espressione volitiva del volto dietro un braccio proteso verso chi? Verso che cosa? Certamente verso l’Umanità che di Lui ha ancora bisogno, di Lui che, se ha trionfato sulla morte, può trionfare altresì sulla stoltezza dell’uomo moderno, usurato dal tecnicismo e dalle ideologie.
Mariano La Martina
L’itinerario religioso-figurale di Tony Alonzo procede al di là del muro dell’ovvio, sino ad affrontare il rovello più tormentoso in “Resurrezione”, l’epilogo del sacrificio dell’Uomo-Dio, che l’Artista riconsidera in una sorta di controstoria iconografica. Non più il Cristo inchiodato nella croce e col capo reclinato come fiore reciso, non più il Cristo sublimato nella statica cornice del dolore. In “Resurrezione” il Nostro ha realizzato un capolavoro di movimento attraverso la sapienza del tocco pittorico che si intride di pensiero.
Qui c’è il Cristo che fugge dalla croce e nel contempo infrange una significativa guaina di vetro che lo imprigiona. E non più spirali di cielo incoronano la sua vittoria sulla morte e il suo ritorno al Padre; solo schegge di vetro nel buio, il calice “amaro” rovesciato, un ramo d’ulivo, il cui verde vince a stento il nero che l’avvolge.
Il baricentro della rappresentazione artistico concettuale sta nella torsione vigorosa del corpo e nella espressione volitiva del volto dietro un braccio proteso verso chi? Verso che cosa? Certamente verso l’Umanità che di Lui ha ancora bisogno, di Lui che, se ha trionfato sulla morte, può trionfare altresì sulla stoltezza dell’uomo moderno, usurato dal tecnicismo e dalle ideologie.
Mariano La Martina
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In altra raffigurazione, tra una rosa e un cumulo aspro di rocce, campeggia un albero spoglio, spettrale. Esso, con le propaggini inferiori, si compone in corona di spine su un capo chino, confuso tra le cose, ma presente. E’ il quadro che traduce in tenuità di colori il tema dell’ "Onnipresenza", cioè la convinzione religiosa della provvidenzialità che trionfa sul vuoto esistenziale e sul dubbio del “poi”.
Mariano La Martina
"Onnipresenza"
Mariano La Martina
"Onnipresenza"
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Altra volta annotammo che nella pittura di Tony Alonzo la vigoria del pensiero si traduce in nettezza di disegno e in suggestione di tinte in cui si immerge l’idea- soggetto. Oggi, riaccostandoci al Nostro per verificare i momenti più recenti della sua creatività, sentiamo che in lui si è ulteriormente consolidato il progetto di compenetrazione di finito e infinito, di realtà e pensiero attraverso una insistente presenza creaturale colta nello sforzo di conseguire una suprema dignità morale.
Una pittura tematizzata, che potrebbe definirsi antilirica, se non intervenisse il raptus contemplativo in senso platonico, cioè la capacità di proiettare il geometrico dettato del pensiero negli spazi di una dimensione onirica. Una dimensione che è la cifra artistica del Nostro, quando in essa annega l’idea-soggetto strappata dal suo regno di appartenenza, dal mero referente teorico.
Una sorta di magia per la quale i tempi del progetto e della esecuzione poetica si unificano nella perfezione formale, in virtù della quale l’opera si spiega da sé, con le sue sollecitazioni emotive e cognitive.
Una pittura tematizzata, che potrebbe definirsi antilirica, se non intervenisse il raptus contemplativo in senso platonico, cioè la capacità di proiettare il geometrico dettato del pensiero negli spazi di una dimensione onirica. Una dimensione che è la cifra artistica del Nostro, quando in essa annega l’idea-soggetto strappata dal suo regno di appartenenza, dal mero referente teorico.
Una sorta di magia per la quale i tempi del progetto e della esecuzione poetica si unificano nella perfezione formale, in virtù della quale l’opera si spiega da sé, con le sue sollecitazioni emotive e cognitive.
"Il vizio" "La verità e la menzogna" "Umana follia"
Il tema religioso di Tony Alonzo è intenso, ma senza pretese di mistica edificazione, così come intenso è il tema morale, ma senza tentazioni di moralismo.
“Il vizio”, “La verità e la menzogna”, “Umana follia”, non sono aride rappresentazioni allegoriche, ma momenti di delizioso abbandono lirico in cui scopri, in filigrana, la leggiadria figurale: due occhi bellissimi, una bambina che poggia (o che sboccia) nel grembo di una conchiglia, fragili creaturine che invocano o aspettano la fine della follia umana.
Mariano La Martina
“Il vizio”, “La verità e la menzogna”, “Umana follia”, non sono aride rappresentazioni allegoriche, ma momenti di delizioso abbandono lirico in cui scopri, in filigrana, la leggiadria figurale: due occhi bellissimi, una bambina che poggia (o che sboccia) nel grembo di una conchiglia, fragili creaturine che invocano o aspettano la fine della follia umana.
Mariano La Martina
Tony Alonzo è poeta che consegna al colore il suo bisogno di comunicare, ma soprattutto di sognare, come nella stupenda composizione “Inseguendo un sogno”: un volto serenamente pensoso, un gabbiano come brandello di nube, una rosa, un globo che contiene un’esile fanciulla….Sono i segni di una nuova mitologia per liberarci dal tarlo del pessimismo?
Mariano La Martina
"Inseguendo un sogno"
Mariano La Martina
"Inseguendo un sogno"
In “Crisalide” il pittore dà libero sfogo alla sua fantasia, creando l’immagine idealizzata di una donna, che la fantasmagorica composizione dei colori delle ali esalta in tutta la sua grazia, leggerezza ed armonia, avvolgendola di una musicalità quasi percettibile.
Olga Ajello
"Crisalide"
Olga Ajello
"Crisalide"
Tra sacro e profano emerge il primo, a discapito di una società globale in cui almeno l’Arte si salva e dove la “sacralizzazione” non è secolarizzata.
L’occhio che vede, l’occhio vigile e attento, assurge a speranza che il “vecchio” sia custodito nelle cantine della “memoria”.
Daniela Martino
"Vecchio"
L’occhio che vede, l’occhio vigile e attento, assurge a speranza che il “vecchio” sia custodito nelle cantine della “memoria”.
Daniela Martino
"Vecchio"
I suoi ritratti sono veri e propri ritratti psicologici, perché Tony Alonzo riesce nella difficile arte di cogliere, oltre alla perfetta somiglianza somatica, anche l’essenza di quell’immagine interiore che si cela in ognuno di noi.
A. Forti
"Daniela"
A. Forti
"Daniela"
"Lo specchio dell'anima"
La giovane donna scruta se stessa col piglio deciso di chi è sicura della propria forza attrattiva, ad uno sguardo così, oggi, non si sfugge, la donna ne è consapevole.
Non riesce a sfuggirvi nemmeno lei che si scruta, ma non è narcisismo, quanto invece introspezione, lo sguardo la porta dentro di sè, alla ricerca interiore di quanto di lei non è ancora svelato, del senso vero di ciò che è già stato e della previsione di ciò che potrà essere.
Ricerca interiore che è frutto di dubbi e, magari, di lacerazioni, che la facciata esteriore maschera con grande apparente efficacia.
Nella dicotomia tra certezze evidenziate e dubbi interiori, tra esteriorità vincente ed intimità vissuta e combattuta, tra presente sicuro e futuro tutto da immaginare io personalmente colgo gli spunti che mi rendono tanto affascinante quest'opera, della quale mi sento inoltre di sottolineare l'efficacia del disegno che tratteggia la bellissima figura di donna.
Orazio Sciacca
La giovane donna scruta se stessa col piglio deciso di chi è sicura della propria forza attrattiva, ad uno sguardo così, oggi, non si sfugge, la donna ne è consapevole.
Non riesce a sfuggirvi nemmeno lei che si scruta, ma non è narcisismo, quanto invece introspezione, lo sguardo la porta dentro di sè, alla ricerca interiore di quanto di lei non è ancora svelato, del senso vero di ciò che è già stato e della previsione di ciò che potrà essere.
Ricerca interiore che è frutto di dubbi e, magari, di lacerazioni, che la facciata esteriore maschera con grande apparente efficacia.
Nella dicotomia tra certezze evidenziate e dubbi interiori, tra esteriorità vincente ed intimità vissuta e combattuta, tra presente sicuro e futuro tutto da immaginare io personalmente colgo gli spunti che mi rendono tanto affascinante quest'opera, della quale mi sento inoltre di sottolineare l'efficacia del disegno che tratteggia la bellissima figura di donna.
Orazio Sciacca
Natura", il titolo la dice lunga e quella tenera foglia,
morta, bruciata e sola, violentata dalla stupidità umana, da incendi
dolosi, da aberranti e gratuite distruzioni, mentre l'albero
spoglio e morente, piange anche per noi.
Cristina De Biasio
"Eutanasia della Natura"
Cristina De Biasio
"Eutanasia della Natura"
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"Elena" è una chiara realizzazione di un antico stile ellenico, è un semibusto e la figura femminile rappresentata, riproduce Elena di Troia, la Regina che, per amore, fece scatenare una guerra, descritta nell'Iliade. E' davvero spettacolare l'effetto della trasparenza della veste, che evidenzia i gentili tratti anatomici del soggetto. Il viso, indice di gioviale freschezza e gioventù, di un mondo femminile, conserva tratti somatici di straordinaria fattura. La veste riproduce fedelmente l'abbigliamento di allora, mentre la chioma e' simbolo regale, di superiorità e dominio (Elena era appunto la moglie di Re Menelao, rapita poi da Paride). Codeste sembianze anatomiche erano spesso immortalate dagli scultori Greci, che le apponevano anche sulle Divinita' femminili del loro tempo ed a noi ci sono pervenuti tanti esempi di questo affascinante stile. Molto realistico l'effetto della trasparenza delle pupille e la gentilezza totale dell'immagine.
"Elena" Pasquale Solano
"Elena" Pasquale Solano
Questo giovane è fatto della materia da cui esce - la materia come madre creatrice, innamorata, non vorrebbe lasciarlo andare - è parte di sè, ma alla fine... se ami qualcuno, lo lasci libero e se la mano prima è un pugno chiuso che non vuol lasciare andare nemmeno un granello di sabbia... diventa una carezza che si rende conto che da lei, grazie alle sapienti mani di un meraviglioso scultore, qualcosa è diventato qualcuno e ha preso forma e deve essere lasciato libero di andare e di brillare!.... E' bello, perchè anche la materia stessa ha avuto l' energia di trasformarsi in mano dalla disperazione di non lasciare andare la sua creatura... ma alla fine ha desistito. E doppio riconoscimento per essere riuscito ad esprimere questo concetto in questa perfezione anatomica e tensione dinamica equilibratissima.
Elena Mellano
"Ars et Amor"
Elena Mellano
"Ars et Amor"
C'è un ché di regale in quest'opera, qualcosa che va al di là della ricercatezza delle linee e delle forme, i solchi della fronte che convergono in un punto a conferir saggezza di pensiero, esperienza di vita, la nobiltà dello sguardo, avvezzo al bello ed all'arte di comunicarlo con la creazione delle opere ... Veramente pulsanti quelle vene della mano che non conosce gli ostacoli del tempo e continua a suggellarne la grandezza nella testimonianza visiva che strabilia ....
Bravo, hai colto l'essenza di un Uomo, l'essenza dell'Arte ...
Rosa Finelli
"Leonardo"
Bravo, hai colto l'essenza di un Uomo, l'essenza dell'Arte ...
Rosa Finelli
"Leonardo"
SI SONO INTERESSATI ALLE SUE OPERE:
RIVISTE E TELEVISIONI:
Giornale di Sicilia;
Giornale L’Ora;
Un mese a Palermo;
Quaderni dell’A.S.L.A. Associazione Siciliana per le Lettere e le Arti;
Antologia dell’A.L.A.PA.F. Associazione Lettere e Arti Parco della Felicità;
R.A.I. 3 - Gazzettino di Sicilia;
T.G.S. Tele Giornale di Sicilia;
Canale 46 ;
Video Pa.
Tele Radio Med
CRITICI ED ARTISTI:
Mariano La Martina, Dino Ales, Francesco Carbone, Albano Rossi, Alberto Forti, Ugo Zingales, Antonina Ales Scurti, Marisa Linn, Rosa Finelli, Pasquale Solano, Orazio Sciacca, Daniela Martino, Olga Ajello.
Gino Merighi, Nino Parlagreco,Vincenzo Vinciguerra, Franco Lo Cascio, Marcello Fedele Caliri, Celeste Gurgone, Elena Mellano, Cristina De Biasio.
SITI INTERNET :
www.tonyalonzo.weebly.com
www.artmajeur.com/?go=artworks/display_list_galleries&login=tonyalonzo
www.equilibriarte.net/TonyAlonzo
www.pitturafresca.it/artista_modifica.asp?art=545&cat=scultura
www.ioarte.org/artisti/Tony-Alonzo/
www.scultura.org/portal_memberdata/tony-alonzo
www.gigarte.com/tonyalonzo
http://www.artegallery.net/arteIt/[email protected]
www.babelearte.it/redazione/tipoartista.asp?arid=2655&lid=
www.expoartcc.ning.com/profile/TonyAlonzo
www.pittoriequadri.it/profile.php?uid=1039
www.painteronline.org/pittori/category/87-tony-alonzo.html
www.facebook.com/Artegante
www.apelle.info/artist.php?apelle_id_users=6623
www.artantis.org
www.137infiniti.eu/pittori/pittore_Tony_Alonzo.html
www.arterry.it/artista/Tony-Alonzo/
www.quick-art.net/artista-127-tony_alonzo.php
www.novartist.com/Tony_Alonzo
www.siciliaonline.it